8. Se non si rispettano le regole?

Vi starete chiedendo come comportarvi se le regole non vengono rispettate e, in effetti, questo aspetto è cruciale e delicato da gestire, perché incide sulla riuscita o meno del vostro impegno. Ha a che fare con la vostra credibilità e la coerenza tra ciò che dite e ciò che fate.
Dopo aver spiegato le regole al bambino e aver verificato che le abbia comprese, è importante ricordargliele di volta in volta, sottolineando che il rispetto delle stesse è molto importante, altrimenti esistono delle conseguenze.
Fate con il bambino un bel patto, chiaro, ricordandogli la/le regola/e in questione e incoraggiandolo a rispettarla/e.
Prevedere delle conseguenze
Per favorire il rispetto delle regole, serve aver chiaro quali eventuali conseguenze (non parliamo di punizioni) potrete applicare, altrimenti rischiate di improvvisare e risultare poco credibili.
Perché le conseguenze siano giuste, efficaci ed educative, è bene che siano il più possibile naturali e logiche, cioè direttamente collegate alla situazione, adeguate, Immediate o, comunque, applicate senza far passare troppo tempo, chiare fin dall’inizio, così il bambino sa cosa aspettarsi.
Per esempio: “Sai che al parco voglio sempre vedere dove sei e che mi rispondi quando ti chiamo, se no torniamo a casa subito”. Oppure: “Quando saremo in pizzeria, mi aspetto che tu stia tranquillo e resti al tavolo con noi, per goderci tutti la nostra pizza. Altrimenti, possiamo anche tornare a casa senza averla mangiata”.
Se fa lo stesso quello che vuole…
Quando notate che rischia di sgarrare, è utile prenderlo da parte con calma e ricordargli la regola e la conseguenza, dandogli modo di autocontrollarsi.
Se il bambino fa capricci o infrange le regole, serve richiamare il patto: gli si ricorda la regola e la conseguenza concordata, in modo che non si senta trattato ingiustamente quando questa viene applicata.
In alcuni casi, se non è possibile una conseguenza naturale, si può sospendere un privilegio (TV, gioco) o farlo impegnare a rimediare, ad esempio aiutando qualcuno a cui ha fatto del male. Questo favorisce l’apprendimento e la responsabilità.
Per i bambini piccoli, è fondamentale molta pazienza: spesso non agiscono con intenzionalità ma per impulsività. In questi casi, aiutateli a capire cosa è successo, rassicurandoli e invitandoli a trovare calma e tranquillità per fare meglio.
Attenzione a:
- Evitare giudizi sull’identità del bambino, sul suo “essere” (es. “sei il solito disastro”), che possono creare etichette negative difficili da superare, ma focalizzatevi sul comportamento.
- Non ricorrere mai alla punizione fisica, che contraddice i valori che volete insegnare.
- Non usare ricatti affettivi (“Se fai così non ti voglio più bene”), che possono turbare profondamente il bambino. L’obbedienza deve nascere dal rispetto, non dalla paura.
Con il tempo, intorno ai 4-5 anni, il bambino sviluppa un senso morale interiorizzato, grazie alla guida e all’esempio dei genitori.
25 novembre 2017
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