CARE MAMME, CREDETE IN VOI STESSE!

<strong>CARE MAMME, CREDETE IN VOI STESSE!</strong>

Questo articolo riprende il tema del precedente, dal titolo “Il benessere delle mamme” (vedi link sotto).

L’idea base è questa: voi mamme, nella maggior parte dei casi, siete il motore di tutto il sistema famigliare e, in genere, vi fate carico quotidianamente di tantissimi aspetti difficili da quantificare.

Ascoltarsi

Avete perciò un sacrosanto bisogno/diritto di ascoltarvi, di dare voce a quello che desiderate e di coltivare ciò che può nutrire profondamente il vostro essere.

La naturale conseguenza di questo è che: se state bene voi potete riuscire a fare del vostro meglio anche per i figli. 

Nell’articolo precedente, la prima riflessione per ricercare un significativo e vero benessere riguardava la consapevolezza di sé.

Ora vi porto la seconda riflessione…

Credere in voi stesse

Diciamo pure che quello dell’autostima è uno dei temi più complessi e delicati e, spesso – troppo spesso – nelle mamme (anche nei papà, naturalmente) essa viene messa molto alla prova.

Il senso di insicurezza è sempre dietro l’angolo quando si crescono i figli e cercare di vedersi in modo obiettivo con i propri pregi e difetti, richiede coraggio e onestà, ma anche tempo, pazienza e un po’ di indulgenza.

Credere nelle proprie capacità e nella possibilità di cambiare e migliorare è una conquista che inizia fin da piccolissimi e va costantemente alimentata, per affrontare ogni sfida che la vita ci pone davanti.

Ognuno merita di essere amato e rispettato – da se stesso in primis e dagli altri – per come è e NON per come “dovrebbe” essere o diventare.

Disponibili, non “a disposizione”

Quindi, care mamme, se vi siete un po’ scordate di questo, pensate a quanto siete preziose, ripescate dalla memoria i momenti che vi hanno fatto sentire bene, apprezzate voi stesse per tutto ciò che siete e fate.

Nella maggior parte dei casi – per istinto o per scelta – siete disponibili e attente ai bisogni dei vostri figli e della vostra famiglia, ma talvolta è necessario fare una distinzione.

Essere disponibili non vuol dire essere “a disposizione”: sono due modalità di presenza e partecipazione ben diverse tra loro ed è importante che voi, per prime, ne siate consapevoli.

Spesso deve partire da voi questa consapevolezza perché difficilmente figli e partner si rendono completamente conto dei vostri eventuali “sacrifici” di tempi e spazi personali.

Se voi per prime vi mettete sempre in secondo piano per accontentare tutti (a volte è necessario, lo sappiamo, ma solo a volte), contribuirete a rendere abituale questa modalità.

Il vostro aiuto, la sollecita presenza e la vostra capacità di cura sono, invece, delle arti preziose, che vanno riconosciute, apprezzate e mai date per scontate!

Inoltre, i bambini vi osservano, vi imitano e ammirano sì la vostra disponibilità, ma anche l’autorevolezza e il senso di rispetto per gli altri e per voi stesse. A partire da questo, si formano le idee su come gestire le relazioni e, come già detto, ricordiamo che l’esempio è sempre fondamentale!

Il prossimo articolo

Il prossimo articolo, che termina questa breve serie, verrà pubblicato tra un po’ e sarà: “Non esiste la mamma perfetta!”

Link ad articoli precedenti

https://www.educazionequotidiana.it/quante-emozioni/il-benessere-delle-mamme/

https://www.educazionequotidiana.it/pedagogia-quotidiana-per-genitori/tempo-per-te-stessa-mamma/

https://www.educazionequotidiana.it/quante-emozioni/modificarsi-e-sempre-possibile-cambiare-e-migliorare/

07 dicembre 2022