TEMPO PER TE STESSA, MAMMA

Dedico questo articolo alle mamme, non me ne vogliano i papà…
Il caos quotidiano, chi lo risolve?
Vita frenetica, bambini, orari, il lavoro, la casa, il marito, la spesa… Molte, moltissime mamme, oggi, devono affrontare mille impegni, mille incombenze, mille imprevisti… Anzi: mille e uno e l’uno sta per “ancora”, per “non è mai finita”…
Possibilmente in modo veloce, efficace, organizzato, con un perfetto controllo di ogni situazione. Naturalmente con buon umore e il sorriso, per rassicurare bambini – marito – genitori (i propri) – famigliari vari – suoceri -insegnanti, …
Ogni giorno sembra trasformarsi in una battaglia senza fine, in cui la mamma, di solito, combatte per il bene dei figli prima di tutto, del marito, della loro famiglia, dell’attività lavorativa, ecc., mettendo se stessa in secondo piano, lasciando in coda le proprie esigenze che, spesso, non arrivano ad essere soddisfatte per mancanza di tempo ed energia, per la stanchezza che riduce pure la motivazione, fino ad azzerarla, fino a che lei, “la regina” della famiglia e della casa, crolla sfinita a fine giornata.
Il tutto senza neanche un paggetto-servitore-giullare-maggiordomo (figurarsi!) che le abbia, non dico dato una mano a risolvere i problemi, né tantomeno abbia svolto le incombenze al posto suo (ma dai?), ma nemmeno un piccolo aiuto, diciamo occasionale, tipo quelli per cui servirebbe tanto, ma proprio tanto una bella bacchetta magica.
Naturalmente in molti casi il papà è già molto disponibile e presente e fa del suo meglio, ma in molti altri casi non è così e si crea la situazione descritta.
I ruoli che una mamma assume sono molti: mamma – appunto – moglie, lavoratrice, casalinga, amministratrice di economia domestica, figlia, sorella, amica (quando riesce), esperta di qualunque cosa (comunicazione, relazioni, burocrazia, giurisprudenza, idraulica, manutenzioni varie, medicina e farmaceutica, educazione ovviamente, programmi scolastici, ecc.) per muoversi e districarsi ovunque, dato che tutti contano su di lei e lei, supereroina dei giorni nostri, non può deluderli.
È ora di pensare un po’ a te stessa, mamma
Se ti ritrovi in questa descrizione e ti stai già mettendo le mani nei capelli dallo sconforto, sappi che è assolutamente sacrosanto pensare che ti serve una pausa, che hai bisogno di prenderti del tempo per te e che è altrettanto sacrosanto che chi ti è vicino – tuo marito, altri famigliari, un’amica, un maggiordomo o un paggetto (ah ah) – ti dia una mano e ti sollevi ogni tanto da qualche tua incombenza.
Un’ora, due, mezza giornata o anche solo mezz’ora da dedicare a te stessa, senza intrusioni, richieste, interruzioni: una porzione di tempo solo per te, per fare ciò che vuoi, leggere, telefonare, farti un bagno, dormire… senza che nessuno si metta a sindacare o a chiedere spiegazioni: sarebbe il minimo!
È tutta salute mentale, spazio di recupero psichico ed emotivo, oltre che fisico, di cui beneficiano tutti, i bambini per primi, perché una mamma meno stressata e che ha potuto far decantare un po’ le tensioni quotidiane, è una mamma più calma e più disponibile.
In genere, le mamme fanno più fatica a prendersi questo tempo, a chiederlo, talvolta perfino a rendersi conto di averne la necessità o a concedersi di pensarlo.
Invece è talmente importante ascoltarsi e trovarlo questo tempo per sé, per te stessa, che non dovremmo nemmeno stare qui a parlarne, ma andrebbe inserito, di default, poco o tanto che sia, nella routine quotidiana.
Questa è la condizione necessaria da cui partire: è sacrosanto che tu ti permetta di concederti questo tempo, che tu senta di meritarlo, che tu sappia che non toglierai nulla ai tuoi figli, né ad altri e che ciò che devi prima di tutto a te stessa è la base del tuo benessere che ti permetterà di favorire il benessere della tua famiglia.
Una buona abitudine da creare…
Se i vostri figli si abituano a vedere che mamma e papà rispettano il tempo personale l’uno dell’altra, a fare esperienza del vostro sostegno reciproco anche attraverso piccoli gesti quotidiani, faranno propria l’idea che questo sostenersi a vicenda sia importante e naturale.
Come voi riconoscete ai bambini il diritto a godere del loro tempo, così loro potranno riconoscere lo stesso diritto a voi, con grande vantaggio per tutti, oltre ad interiorizzarlo come uno stimolo verso una loro maggiore autonomia e, crescendo, saranno anche loro in grado di dare questo supporto a familiari, amici e futuri compagni di vita.
Possono essere anche piccoli passi quotidiani, piccoli gesti che ogni giorno potete fare e mostrare ai vostri figli, ad esempio: il papà dice alla mamma che, se vuole, si prenda il suo tempo per fare con calma una pausa e che c’è lui per i bambini, i quali possono stare bene per un po’ anche senza la mamma a portata di sguardo; abituare il figli ad addormentarsi sia con l’uno che con l’altro dei genitori, per evitare che solo uno di loro sia l’unico che può/riesce in questo; la stessa cosa vale per quanto riguarda il mangiare, il bagnetto, il cambiarli, ecc. La cosa è reciproca, ovviamente, tra mamma e papà.
Anche se siete genitori single o voi mamme passate molte ore al giorno da sole con i bambini potete abituarli man mano, in modo adeguato alla loro età, a non aspettarsi sempre-costantemente-totalmente di avervi a loro disposizione, in modo da favorire il loro senso di autonomia, di intraprendenza, la loro capacità di attendere, di non pretendere sempre tutto subito.
Inserite gradualmente piccoli tempi di attesa tra la loro richiesta e la vostra azione per soddisfarla, accompagnandoli con il linguaggio, con un “aspetta un attimo” , attimo che potrà prolungarsi man mano che si abituano a capire che voi ci siete, che siete sì disponibili, ma non a disposizione.
Abituateli anche a giocare un pochino da soli, avviando il gioco (costruzioni, bambole, macchinine, peluche, anche un disegno…) insieme a loro per poi spostarvi a fare qualcos’altro (sempre a portata di voce), dicendo che proseguano e che poi vi faranno vedere il seguito o il risultato… (Potete rileggere anche l’articolo “Giocare con i propri figli: un tempo di qualità” in questa stessa sezione: https://www.educazionequotidiana.it/pedagogia-quotidiana-per-genitori/13-giocare-propri-figli-un-tempo-qualita/)
Questi sono solo alcuni spunti, e voi troverete sicuramente le vostre modalità, adatte al vostro bambino e vedrete che saranno spazi importanti di crescita sua e di maggiore tranquillità vostra, a tutto vantaggio di entrambi.
Provate mamme e papà!
21 luglio 2019
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