PEDAGOGIA E PREVENZIONE EDUCATIVA
Vogliamo aiutare i bambini e i ragazzi a crescere in modo armonioso, sicuro, ad essere forti e gentili, a sentire di poter contare sulle proprie capacità, ad avere buone relazioni?
Certo che sì!
Quindi dobbiamo agire d’anticipo, lavorare con un’ottica preventiva con lo scopo di creare le migliori opportunità per far emergere in loro preziose potenzialità e capacità sia personali che sociali.
Voglio portarvi alcune riflessioni che fanno seguito a quelle dell’articolo precedente (vedi link sotto).
Chi ha la possibilità e il dovere di creare le condizioni per rendere possibile tutto questo e di mantenerle ed ampliarle nel tempo? Prima di tutto i genitori, naturalmente, poi la scuola, certamente, ma anche chi si occupa di sport, di arte, di cultura, di educazione in generale. Allargo la cerchia delle possibilità ad ogni adulto che, verso un minore, direttamente o indirettamente, ha sempre una responsabilità educativa e di protezione.
Le competenze educative e la scuola
Recentemente è nata la proposta di legge per inserire nei programmi scolastici le competenze non cognitive nella scuola, con una sperimentazione da attuare nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Tuttavia, le competenze che la proposta intende promuovere – tra cui, ad esempio, quelle emotive, comunicative, di pensiero creativo, critico e di problem solving – sono fondamentali anche per i più piccoli.
Sono talmente importanti che in molti casi vengono curate negli anni della scuola primaria ed anche in quella dell’infanzia, per quanto possibile. Questo grazie all’impegno e alla passione dei molti insegnanti ed educatori che hanno a cuore il benessere globale dei bambini.
Il valore della pedagogia
Le competenze citate sopra sono parte integrante del processo di educazione, dell’apporto che la pedagogia dà e dovrebbe dare durante tutto il percorso scolastico. Non sono e non dovrebbero essere viste come delle “novità”, ma come parte fondamentale del percorso di crescita e di sviluppo delle risorse personali e delle abilità sociali di ciascuno.
È un bene che venga riscoperto il valore della pedagogia, prima di tutto come formazione necessaria per dei buoni insegnanti ed educatori. Conoscere adeguate tecniche e modalità educative per accompagnare le nuove generazioni è – e diventa sempre più – una competenza imprescindibile nel mondo della scuola.
Educare insieme
Scuola e famiglia, in quanto “agenzie educative” per eccellenza, devono naturalmente procedere insieme ed in accordo per offrire a figli e alunni le opportunità migliori per evolvere.
La famiglia e la scuola non possono delegarsi reciprocamente i compiti educativi che spettano loro (ovviamente, con le dovute differenze) e devono riuscire, invece, ad allearsi e collaborare per un obiettivo comune.
Speriamo che questo avvenga nella maggior parte dei casi, nonostante le mille difficoltà (economiche, burocratiche, organizzative, a volte culturali, …) e sappiamo che esistono realtà virtuose in questo senso.
Educare vuol dire anche curare l’attenzione per aspetti come l’empatia, l’autostima, la comunicazione, l’autonomia personale, il rispetto, il senso di responsabilità, la collaborazione, ecc.
È evidente che, in un’epoca come la nostra, questa sta diventando una sfida sempre più ardua e complessa, ma, proprio per questo, ancora più urgente e necessaria.
Link articolo precedente
12 febbraio 2022
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