3) I VOSTRI RACCONTI da Genitori Narratori…
Vedo con piacere che state ancora raccogliendo la mia proposta di inviarmi i vostri racconti in questo periodo di “convivenza forzata” a causa dell’emergenza sanitaria. (Vedi link in fondo alla pagina).
Questa volta mi ha scritto una nonna, Giovanna e vi spiegherà lei il perché. Il suo racconto di come lei e il marito passano le giornate con i nipoti penso sarà di ispirazione per altri nonni che si trovano in una situazione simile e la ringrazio molto per questo.
“Gentilissima Dottoressa,
anche se il suo invito a condividere le esperienze di questi giorni di reclusione in casa con i bambini era rivolto ai genitori, spero che accetterà anche il racconto di una nonna. Dato che mio figlio e mia nuora sono entrambi medici ospedalieri, ci siamo trovati a dover prendere una decisione abbastanza drastica e, me lo lasci dire, anche coraggiosa.
Mio figlio e la moglie si sono trovati di colpo in una situazione in cui il loro orario di lavoro era diventato ancora più lungo e imprevedibile di quanto non fosse già; le scuole erano chiuse a tempo indeterminato e, come se questo non bastasse, non era più possibile ricorrere ad una baby-sitter. Chi avrebbe badato ai loro due figli, Vittorio di 7 anni e Alessandra di 5?
Io mi sono subito offerta di tenere i bambini per tutto il tempo necessario, adoro i miei nipoti e sono un’insegnante di scuola primaria in pensione da meno di un anno, quindi ci so fare con loro. In più sono, diciamo così, abbastanza “giovane” da non rientrare nelle categorie più a rischio. Però, mio figlio non ha voluto saperne. “Mamma – mi ha detto – non possiamo chiederti questo. Cecilia e io, ogni volta che torniamo dal lavoro, siamo potenziali veicoli per il virus, non vogliamo esporti a questo rischio.” “Però – ho ribattuto io – allora anche i bambini rischiano se sono in contatto con voi”.
Insomma, per farla breve, ci abbiamo riflettuto su, ma alla fine abbiamo deciso che mio marito e io ci saremmo presi cura dei bambini a tempo pieno, però loro si sarebbero trasferiti da noi per il tempo necessario. Non è stata una scelta facile e non è facile portarla avanti. I bambini sentono spesso la nostalgia di mamma e papà e io e mio marito non abbiamo certo l’energia che avevamo quando nostro figlio era piccolo.
Però, ce la stiamo cavando abbastanza bene. Ogni volta che è possibile, mio figlio e mia nuora parlano con i bimbi in videochiamata (siamo nonni al passo con i tempi!), certe sere uno di loro riesce addirittura a leggere loro la storia della buonanotte e, comunque, come so elargire coccole io non lo sa fare nessuno!
Poi, grazie alla mia esperienza di mamma e di insegnante, durante il giorno riesco a inventarmi mille modi per intrattenere i bambini e anche per insegnare loro qualcosa. Leggiamo, inventiamo storie, facciamo lavoretti con la carta e, soprattutto, Vittorio e Alessandra fanno ogni giorno un bel disegno per i loro genitori. Inoltre, teniamo un diario della giornata, in modo da non dimenticare niente quando la raccontano a mamma e papà. Anche mio marito è molto d’aiuto, gioca con loro a costruire futuristici palazzi o mezzi di trasporto con i Lego, con la pista delle macchinine (anche la piccola Alessandra si diverte molto con questi giochi) o se ne esce con qualche trovata a sorpresa: qualche giorno fa, per esempio, si è inventato una caccia al tesoro in giro per la casa che li ha tenuti impegnati per un bel po’.
Insomma, sicuramente alla sera dopo aver messo i piccoli a letto, noi due crolliamo di stanchezza e sicuramente è una grande e impegnativa responsabilità, ma siamo felici di aiutare Umberto e Cecilia (mio figlio e mia nuora) che sono così direttamente coinvolti in questa terribile emergenza. Inoltre, questa è una grande occasione, per me e mio marito, per stringere un legame ancora più forte con i nostri due nipotini. Senza contare che, per quanto esausti, ci sentiamo un po’ più giovani ogni giorno!
Grazie dell’attenzione,
Giovanna”
Grazie di cuore, Giovanna! Mi è piaciuta molto la sua voglia di raccontarci come ve la cavate. Mi sembra che stia andando egregiamente. Complimenti! Sono sicura che molti nonni potranno immedesimarsi, almeno in parte, nella vostra situazione e trarre spunti e idee per trascorrere serenamente il tempo, a tutto vantaggio dei bambini.
Ecco i link agli articoli collegati:
26 aprile 2020
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