La consapevolezza emotiva
Ascoltare le proprie emozioni di genitori
Cercare di capire cosa si prova di fronte al proprio bambino ed ai suoi comportamenti è un importante punto di partenza. Se si prova anche frustrazione o esasperazione per i suoi capricci e i suoi pianti o perfino collera talvolta, è importante riconoscerlo, ascoltarsi, comprendere le proprie emozioni anche negative per poterle gestire.
Riuscire a calmarsi, a respirare a fondo, a prendersi il tempo per raccogliere le idee e trovarsi di fronte al proprio bambino, disponibili ad un vero ascolto, non minato dal proprio stato d’animo negativo, è il modo più efficace per poterlo aiutare, prima di tutto dandogli un modello di genitore che sa gestire le proprie emozioni, auto controllarsi ed avere un atteggiamento di sincera disponibilità.
Una delle capacità più importanti nella relazione e nella comunicazione emozionale è l’empatia, vale a dire quella particolare capacità di “mettersi nei panni degli altri”, di comprendere profondamente cosa prova l’altra persona, i suoi pensieri, come se si provasse la stessa cosa. “Quando i genitori offrono empatia ai loro figli e li aiutano ad affrontare sentimenti negativi come la collera, la tristezza e la paura, gettano tra sé e loro un ponte di lealtà e attaccamento.” (“Intelligenza emotiva per un figlio” di John Gottman, Edizioni BUR Parenting 2015)
27 dicembre 2017
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