TUTTO SUBITO…

Pare che oggi sia sempre più difficile aspettare per ottenere qualcosa e tollerare la frustrazione dell’attesa o della rinuncia e questo comporta un grande rischio per il benessere emotivo, soprattutto per le nuove generazioni.
È così, purtroppo, per moltissimi bambini e ragazzi (anche per molti adulti…) ed emerge sempre più che concetti come “pazienza” e “attesa”, sono quasi ignorati, se non, addirittura, snobbati.
Si vuole “tutto subito” e, quando lo si ottiene, si passa velocemente al prossimo “Voglio…!” e poi, ancora e ancora…
La ricerca del piacere immediato pervade ormai in modo trasversale molte sfere della nostra vita, abituati come siamo a trovare subito con un clic l’oggetto desiderato o una risposta (quasi) ad ogni cosa.
Per molti ragazzini, ad esempio, il divertimento ipnotico “usa e getta” dato dai giochini sul cellulare o sui vari dispositivi, rende difficile rinunciarvi per iniziare a fare i compiti e studiare e può creare una sorta di dipendenza.
Quello che a loro interessa, è solo il piacere a portata di mano, “adesso”, “subito”.
Al contrario, procrastinare il loro impegno scolastico diventa abituale: “i compiti, li faccio dopo”, ma questo “dopo”, se fosse per loro, non arriverebbe mai, in barba alle inevitabili conseguenze.
Saper aspettare, desiderare, immaginare…
Quanto è bello, invece, imparare sulla propria pelle che l’attesa di qualcosa che desideriamo fa parte del piacere della sua conquista e quanto sia gratificante sperimentare la soddisfazione di ottenerlo.
Desiderare un oggetto o un’esperienza e immaginare il piacere che si proverà quando si potrà goderne, rende speciale il nostro attendere, lo arricchisce di significato, permette di dilatare il momento raggiunto, ampliandolo invece di bruciarlo per l’impazienza.
Ecco: aiutiamo i bambini, fin da piccoli, a coltivare questa capacità di aspettare, di pazientare, di colmare il tempo dell’attesa con la fantasia, con l’immaginazione e con l’orgoglio di sentire che stanno raggiungendo ogni volta un piccolo o grande traguardo.
Lo si può fare con gentilezza e incoraggiamento, con una decisa convinzione che li accompagni ad interiorizzare man mano, con i loro tempi, queste preziose abitudini e conquiste.
Il rischio che un bambino non formi e alleni queste competenze e, anche crescendo, ceda troppo all’impazienza e all’impulsività, è alto ed è un predittore negativo per la riuscita in ogni sfera della vita, alzando le probabilità di fallimento personale e sociale.
La capacità di autocontrollarsi e di tollerare la frustrazione dell’attesa è una delle competenze dell’intelligenza emotiva, una delle più importanti per riuscire nella vita, sia a livello scolastico e professionale, che personale e relazionale.
Vi pare poco?
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(foto di David da Pixabay)
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