PAROLE PER PENSARE: RESPIRO

Quanti respiri facciamo in un minuto, un’ora, un anno? Nel tempo diventano quantità incommensurabili, eppure costanti e ripetute per tutta la vita. Atti fisiologici al di fuori della nostra volontà (fortunatamente) per lo più, ma semplicemente essenziali. Magari abbiamo sempre dato per scontato questo nostro respirare, questo atto così naturale e necessario.
Forse ci abbiamo pensato un po’ di più durante questa terribile pandemia, sapendo dei gravi problemi respiratori che questo maledetto virus causava. Probabilmente in questi lunghi mesi abbiamo iniziato ad associare il respiro anche alla paura della sua mancanza, non volendo nemmeno immaginare ciò che si prova. Forse è capitato a qualcuno di noi, che se lo ricorda bene e, fortunatamente, ce l’ha fatta.
Ma in questo spazio voglio dedicare qualche pensiero al respiro nella sua importanza e bellezza, al miracolo della sua presenza. Al potere che ha sul nostro fisico e sulla nostra mente, un potere unico e sempre con noi, in noi.
Riprendere a respirare
A volte, dopo uno spavento, una sorpresa, una notizia brutta o sorprendente, un’azione azzardata, ci accorgiamo che avevamo trattenuto il respiro. Accade anche mentre seguiamo una scena avvincente di un film, leggiamo un passaggio particolarmente emozionante in un libro, ascoltiamo ciò che è accaduto ad un amico…
Senza rendercene conto, spesso in momenti di stupore, smettiamo per un attimo di respirare, come a sospendere il giudizio, metterci in stand by per poter capire. Quando, grazie al cielo, i nostri polmoni riprendono a riempirsi di aria, arriva il sollievo, una specie di mini epifania che, probabilmente, spesso passa perfino inosservata. Eppure accade, al di là del nostro controllo e della nostra volontà. Non è magia questa?
Un attimo di respiro
Qualche volta abbiamo proprio bisogno di avere “un attimo di respiro”, al lavoro, in famiglia, in casa o in giro tra mille incombenze. Lo diciamo pure: “non ho avuto un attimo di respiro!”. Chissà perché, però, fare l’azione di respirare a fondo è l’ultima cosa che ci viene in mente, a meno che non sia il nostro corpo a imporcela.
Spesso non lo facciamo, non ci viene istintivo, non siamo abituati a considerarlo così prezioso e fattibile, dobbiamo pensarci e deciderlo razionalmente. È come se lì il nostro istinto fosse momentaneamente fuori uso. Come se, abituati come siamo a gestire tutto con la razionalità, non gli permettessimo di entrare in azione.
Invece, fermarci un momento e, finalmente, concederci questo benedetto attimo di respiro – o ben più di un attimo, voglio sperare – ci dà un immediato sollievo. Avvertiamo subito quanto ci fosse mancato e, probabilmente, magari con stupore e un certo senso di ridicola ovvietà, ci sentiamo semplicemente grati e soddisfatti.
Nei modi di dire
Usiamo la metafora del respiro anche per significare altro: “una situazione soffocante”, “bello da mozzare il respiro”, “mi stavo soffocando dal ridere”, “respirare la libertà”, ecc.
“Mi toglie il fiato” lo diciamo sia per qualcosa di meraviglioso che proviamo ma anche per qualcosa di opprimente. Questa può essere una situazione o la presenza di una persona, diciamo… impegnativa, che, quando ci saluta e se ne va, migliora il nostro umore.
Sicuramente vi verranno in mente molti altri modi di dire al riguardo, anzi, immagino che, nei vari e coloriti dialetti italiani, ce ne siano a bizzeffe.
Il respiro e la calma
Sappiamo tutti per esperienza – perché l’abbiamo scoperto o perché ci è stato insegnato – che respirare profondamente aiuta a ritrovare la calma. Qualche respiro ben fatto e possiamo sentire di avere di nuovo il controllo su noi stessi.
Se ci sentiamo in ansia, agitati, se non riusciamo a prendere sonno o ci svegliamo e fatichiamo a riaddormentarci, spesso i nostri respiri sono superficiali e veloci. Così se ci sentiamo giù di morale o arrabbiati. Fare alcuni respiri lenti e profondi può essere un toccasana. È come se, concederci qualche momento per inspirare a pieni polmoni ed espirare, lentamente, consapevolmente, ci facesse sentire più in contatto con il nostro intimo. Come se ci inviassimo un auto-messaggio rassicurante che ci dà conferma dell’importanza di ascoltarci, essere presenti a noi stessi. Ci stiamo offrendo un balsamo, qualcosa di benefico e potente che abbiamo già in dotazione, basta ricordarcene.
Aiutiamo anche i bambini a coltivare questa consapevolezza.
Respiro e meditazione
Non a caso, nelle varie pratiche di meditazione è fondamentale la respirazione ed il suo controllo consapevole. L’attenzione centrata sui propri atti respiratori aiuta a liberare la mente, a ritrovare la calma, la serenità, ad entrare in una dimensione più ampia. A percepire una sorta di distacco momentaneo dal quotidiano e dai suoi problemi che placa la mente e dà sollievo.
Con il respiro pieno
Un sospiro di sollievo è quello che facciamo quando terminiamo un lavoro che ci ha impegnato, raggiungiamo un obiettivo, finalmente ci sediamo dopo una camminata o una fatica. È un bel segnale di benessere che proviamo anche quando ci lasciamo alle spalle qualcosa di spiacevole o preoccupante. Ce lo godiamo, finalmente, siamo soddisfatti e ci possiamo rilassare, ci concediamo la libertà di respirare.
Sperando che non abbiate tirato un respiro/sospiro di sollievo vedendo che questo mio articolo è finalmente arrivato alla conclusione… auguro a tutti noi di procedere e vivere il più possibile con il respiro pieno!
05 luglio 2021
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