EDUCAZIONE E PACE
In questi giorni, tutti ascoltiamo le terribili notizie sulla follia della guerra in Ucraina, con l’inesprimibile angoscia che eventi criminali, tragici, odiosi e incomprensibili provocano.
La guerra è ancora troppo presente in molte parti del mondo ed è vergognoso che, con tutta la nostra “civiltà”, venga utilizzato, come unica soluzione, un mezzo così barbaro.
Mi risulta anche difficile scrivere su questo argomento, perché la scrittura richiede un ragionevole distacco che ora non sento e non voglio sentire.
Ho preso a prestito il titolo di un libro di Maria Montessori del 1949 “Educazione e pace” perché, al di là di ogni retorica, credo, fermamente credo, che educare alla pace sia l’unica possibilità che abbiamo.
Non mi dilungherò e accenno solamente a temi che mi stanno, da sempre, molto a cuore e che sono essenziali se vogliamo crescere i bambini e i ragazzi a diventare persone rispettose e libere.
Dobbiamo mettere l’educazione emotiva in primo piano.
Educhiamo alla consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, all’empatia, al rispetto di sé e degli altri, alla responsabilità personale e sociale, alla cooperazione e alla gestione dei conflitti. Educhiamo con l’ascolto e all’ascolto dell’altro.
So che non sono frasi nuove, ma sono convinta che non si ripetano mai abbastanza.
Anche noi adulti possiamo e dobbiamo impegnarci per migliorarci, per crescere a livello personale e relazionale e dovremmo viverlo come un impegno costante, senza cercare scuse.
Diamo il buon esempio.
5 marzo 2022
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