LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO…

Questa affermazione di Dostoevskij, di un sentire etico e quasi religioso verso l’armonia, la spiritualità, la compassione umana, mi risuona nella mente ogni volta che osservo qualcosa di bello, un’opera d’arte, uno spettacolo, un paesaggio o che ascolto bella musica, che leggo un bel libro… Ogni volta che giro per la mia città, Verona o che visito borghi e città durante i miei spostamenti e sono grata per la possibilità di apprezzare e godere di tutto ciò.
Dicendo “qualcosa di bello” non intendo dire qualcosa di lussuoso, ricercato, esclusivo, ma penso alle cose ed alle esperienze gradevoli alla vista, all’udito, al palato, al tatto, all’olfatto: ai nostri sensi, che le possano recepire come armoniose, in sintonia con noi stessi e con l’ambiente esterno.
Penso anche al saper cercare e vedere la bellezza nelle persone, andando oltre l’aspetto estetico, così fossilizzato al giorno d’oggi in canoni rigidi dettati da moda e media… oltre l’apparenza e la diversità di ciascuno per coglierne l’aspetto profondo, il vero sentire, ciò che ha da comunicare.
Se abituiamo i bambini ad osservare le cose belle, ad apprezzarle, a rispettarle, a ricercarle e se educhiamo il loro gusto estetico a partire dal quotidiano, dalle case in cui vivono e gli oggetti di cui si circondano, i gesti, le parole, li prepariamo a desiderare di trovare la bellezza ovunque: nel loro modo di essere e di parlare, nelle esperienze che vivono, negli sguardi, nelle parole e nei pensieri delle persone con cui faranno amicizia, nei luoghi che frequentano e in quelli che visiteranno…
Gli abiti che indossano non devono per forza essere di marca, costosi o all’ultima moda, purché siano puliti, dignitosi, stiano loro bene addosso (… non sempre ciò che va di moda ci valorizza…) e li facciano sentire a loro agio.
Non serve che una casa, per essere bella, sia arredata seguendo le ultime tendenze del design (che spesso ci propongono ambienti freddi ed anonimi) ma che sia vissuta con amore, con la cura e l’attenzione necessarie a far star bene chi la abita, con ordine e pulizia almeno basilari, in modo da far sentire un bambino in un nido accogliente e sicuro, in cui ci sia un pensiero volto al benessere, al godere i propri spazi nella tranquillità e nel rispetto di ogni persona che ci vive.
Con queste convinzioni formeremo i bambini (o almeno cercheremo di farlo…) ad onorare la bellezza in ogni sua forma anche per strada, a non gettare cartacce o rifiuti per terra, a non imbrattare palazzi o monumenti, a non rovinare sculture o quadri, a non trattare con disprezzo il bene pubblico che è di tutti ed è, quindi, anche loro………
Cito con grande piacere l’esperienza che, nata a Firenze, ora esiste in altre città, ad esempio a Verona, ed è portata avanti, con grande sensibilità e spirito di servizio, da “Gli Angeli del bello” http://www.angelidelbello.org, un nutrito gruppo di persone che, a titolo totalmente volontario, dedicano il loro tempo all’educazione al civismo, alla cura del verde, a ripulire luoghi imbrattati e rovinati dalle bravate dei soliti cialtroni che non hanno evidentemente di meglio da fare che danneggiare luoghi, ponti, monumenti che appartengono alla comunità. Questi Angeli ci danno un grande esempio di civiltà e di educazione collettiva e penso che, più bambini guarderanno il loro sito e scopriranno le loro attività, più possibilità avremo, ora e nel futuro, di preservare quanto di bello ci circonda.
7 ottobre 2018
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