UN PO’ DI ORDINE

UN PO’ DI ORDINE

Stiamo vedendo queste cinque categorie… e siamo arrivati alla quinta e ultima: UN PO’ DI ORDINE.

Sappiamo tutti che tenere in ordine in modo regolare e costante è meglio che correre ai ripari ogni tanto per riordinare tutto ciò che abbiamo lasciato in giro. Facile a dirsi ma meno scontato nei fatti, soprattutto se ci sono dei bambini che sicuramente contribuiscono all’aumento della confusione in casa.
Lungi da me l’idea di parlare di pulizie domestiche o di pratiche maniacali di super ordine e igiene assoluto… Ciò di cui voglio parlare ora è, tuttavia, l’idea di fondo che, effettivamente, tenere in ordine regolarmente, permette sia di avere la casa più pulita, sia di evitare di accumulare oggetti in giro per poi perdere molto tempo a rimetterli al loro posto. In genere, le mamme italiane (e, sì!: anche molte di voi…) sono quelle che si mettono a disposizione della famiglia per sistemare-pulire-riordinare casa, senza chiedere (mai o quasi) aiuto agli altri componenti che sembrano non tener conto che tutto ciò richiede impegno-lavoro-energia, ma, anzi, sembrano proprio darlo per scontato.
Infatti i figli (e frequentemente anche i mariti) spesso sparpagliano di tutto per casa, lasciando tracce del loro passaggio e attività varie (mangiare, giocare, leggere o studiare, lavarsi,…) in ogni stanza o mobile utilizzato (bagno, tavolo della cucina, divano, i pavimenti di ogni ambiente…), senza curarsi del fatto che poi, sarà la mamma a rigovernare tutto.
Direi quindi che vale la pena di iniziare ad abituare i bambini, fin da piccoli, a tenere in ordine le loro cose e la loro cameretta ed a rispettare gli spazi comuni. Naturalmente è una pratica che va fatta come un gioco, mostrando loro man mano cosa fare e come, in modo semplice e senza pretese di perfezione, ma con allegria, con l’esempio del fare insieme, con l’uso di qualche filastrocca o canzoncina, anche se, ahimè, non ci sarà con voi Mary Poppins ad aiutarvi.
Se usate la formula “facciamo il gioco del…” (“riordino”, “mettere a posto”, “tenere a posto”, “dove lo metti lo trovi”,…) che piace sempre molto ai bambini – perché con loro la parola magica “gioco” apre molte porte – vedrete che riuscirete a far fare loro molte cose, che altrimenti potrebbero considerare noiose.
Partendo dalla loro cameretta potreste usare dei cestoni per contenere i giocattoli (ad esempio un cestone per ogni figlio o anche per tipo di giocattoli: le costruzioni, le bambole, le macchinine…) e, appena i bambini saranno in grado di farlo, impostare con loro il “gioco del riordino”, che richiede, in fondo, pochi minuti se lo si fa regolarmente e permette loro l’indomani, di ritrovare facilmente, anche da soli, ciò che cercano. Tutti gli innumerevoli oggetti per la scuola, per il tempo libero, ecc. che si accumulano inevitabilmente in una camera, potrebbero essere riposti in spazi adeguati, cassetti, scaffali, scatole (in base allo spazio che avete a disposizione) e, man mano che i bambini crescono, impostandolo ad esempio come il gioco del “dove lo metto lo trovo”, qualche filastrocca o canzoncina che inventerete lì per lì, accompagnarli a collocarli insieme a voi dove saranno più facilmente organizzati e recuperabili.
Anche i libri avranno il loro posto: dapprima i libretti cartonati e colorati negli scaffali più bassi della libreria di casa o nella loro camera, in modo da essere accessibili senza chiedere a voi di prenderli e senza doversi arrampicare per farlo. Mostrare loro con pazienza e in modo incoraggiante dove sono, come prenderli e poi come riporli, abituerà i bambini, in modo naturale ad usarli in libertà ed a tenerli in ordine. La stessa cosa accadrà poi anche per i libri per la scuola e per le loro letture di svago.
Per quanto riguarda magliette, pantaloni, gonne, biancheria varia, potrete farvi aiutare a dividere gli indumenti da lavare, che finiranno nella apposita cesta, da quelli pronti da indossare che andranno riposti in armadi e cassetti vari. Chissà perché, in genere, si fanno questi lavori senza coinvolgere i bambini che, invece, si possono divertire aiutando i genitori e, nello stesso tempo, imparando queste utili azioni quotidiane. Se poi, ogni figlio potesse avere ad esempio una seggiolina vicina al letto dove si possono appoggiare gli indumenti che metteranno l’indomani, in modo che rimangano in ordine e non in giro per la stanza, questo aiuterebbe anche per velocizzare i preparativi del mattino.
Nelle zone comuni della casa è importante che tutti capiscano che ciò che ciascuno lascia sporco o in disordine renderà meno gradevole il locale per gli altri. In bagno, ad esempio, ma anche in cucina, in soggiorno, lasciare le cose in ordine e pulite renderà più accogliente ogni ambiente. Con pazienza e allegria, con qualche “formula magica” o una “bacchetta magica” (può andare bene anche un cucchiaio di legno con un fiocchetto) e molta immaginazione, i vostri figli vi seguiranno divertiti e pieni di voglia di fare, come dei folletti operosi.
Magari sarà poca cosa, rispetto al lavoro domestico che farete voi genitori, ma sarà importante far capire loro che ognuno può fare la propria parte e collaborare per tenere a posto e pulita la casa, in modo che sia sempre accogliente.
Inoltre, cosa ancora più importante, capiranno, con un minimo ma regolare impegno, il valore ed il rispetto delle cose e degli spazi, che richiedono una “manutenzione” di base continua e affettuosa, per essere pronte quando servono.
Può sembrare una sciocchezza, ma sono sicura che i vostri figli, in questo modo, troveranno tutto ciò naturale e sapranno rispettare di più, oltre ai propri spazi, anche le case e gli oggetti dei loro amici, così come di ogni ambiente che frequenteranno.
Quando cresceranno e vivranno in altri luoghi, per studio o nella loro vita futura, saranno già abituati a gestirsi in modo autonomo e funzionale anche questi aspetti della vita quotidiana.
Vi pare poco?

29 luglio 2018