11. Positività: è meglio impostare ogni cosa al positivo

11. Positività: è meglio impostare ogni cosa al positivo

Cari genitori, cercate più che potete di impostare il rapporto con i vostri figli lavorando “in positivo”. Vale a dire: è meglio riconoscere e valorizzare le capacità di un bambino, piuttosto che sottolineare ciò in cui non riesce. Riconoscere i suoi sforzi, lodarlo per ciò che sta conquistando o anche solo per i tentativi che sta facendo mentre impara. Se lo gratificate quando si comporta bene, è molto probabile che cercherà di fare ancora così, se non addirittura meglio. Perché sarà stato motivato dalla vostra approvazione e si sentirà soddisfatto di sé e fiducioso nelle sue capacità.

Come dire le cose

Anche il vostro modo di dire le cose ha una grande influenza, quando parlate a vostro figlio. Quando gli date delle regole, gli spiegate come comportarsi in determinate situazioni o vi mettete d’accordo su cosa farete nel pomeriggio, quando si può è meglio porre le frasi in positivo. Ad esempio, se state per attraversare la strada, invece di dirgli “non correre in mezzo alla strada!” (che evocherebbe l’immagine di lui stesso che corre in strada…) potete dire “dammi la mano che attraversiamo insieme”. O, se non volete che il bambino si allontani da voi, invece di “non scapparmi via!” (che gli farebbe venire in mente proprio di scappare via…) direte “stai qui, vicino a me”. Se vedete che sta per fare qualcosa di rischioso, ad esempio se ha preso in mano un coltello, invece di dirgli “attento che ti tagli!” (che gli fornirebbe l’immagine di lui che si taglia, con il rischio di agitarlo e di renderlo goffo e imprudente…) è molto più utile dire qualcosa tipo “attento, appoggia bene il coltello sul tavolo”.

In questo modo, è più probabile evitare un comportamento di opposizione a ciò che dite, provocato dal “non”, che crea sempre una certa resistenza e voglia di trasgredire. Inoltre gli date l’informazione di ciò che vi aspettate da lui, di come vorreste che si comportasse, facilitandogli la scelta dell’azione da fare.

Quello che diciamo ai bambini condiziona molto il loro vissuto, crea immagini che emergono dalle parole che sentono e possono guidarli nel cosa fare in quel momento. E se vogliamo che l’azione sia corretta e non pericolosa per loro, cerchiamo di scegliere le parole che contengono l’intenzione e l’azione positiva.

8 dicembre 2017

Vi lascio il link di un articolo che ho pubblicato successivamente e che riprende parte di queste riflessioni. 17 febbraio 2019

Potete rileggere anche:

1- “Prima di tutto: L’amore per i figli e la loro sicurezza: si parte da qui”

2- “Saper  ascoltare… Un’arte che va ritrovata e coltivata”

3- “Trovare  l’accordo…  Voi genitori siete d’accordo su come educare i figli?”

4- “Essere genitori coerenti: una capacità preziosa”

5- “Esistono ancora i ruoli materno e paterno?”

6- “Quale atteggiamento avere con i bambini? L’importanza del decidere con calma”

7- “Perché servono le regole?”

8- “E se non si rispettano le regole?…”

9- “Limiti: i bambini ne hanno bisogno…”

10- “Rendere l’ambiente prevedibile per i bambini: un aiuto per regolarsi”