COINVOLGERE I BAMBINI (Seconda parte)

COINVOLGERE I BAMBINI (Seconda parte)

Riprendiamo il discorso sull’organizzazione delle vacanze che avete letto nel precedente articolo “Finalmente andiamo in vacanza!”. Ecco il link:

https://www.educazionequotidiana.it/pedagogia-in-pillole/finalmente-andiamo-in-vacanza-prima-parte/

Forse vi è venuta la curiosità e la voglia di trovare qualche idea-suggerimento per prepararvi con strategie “anti stress”. È quello che proverò a fare in questa piccola serie di articoli. Il primo e più importante di tutti, quello da cui partire è il seguente…

Fate partecipare i bambini

Fatevi aiutare dai bambini, soprattutto dai più grandicelli, in questa fase organizzativa. Probabilmente lo faranno con entusiasmo e divertimento e vi daranno più spontaneamente il loro parere su diversi dettagli a cui magari voi non avreste pensato. Sappiamo bene che i bambini, se si sentono considerati e hanno un margine di controllo su ciò che li riguarda, ascoltano anche le idee e richieste dei genitori.

Si sentiranno partecipi e importanti e inizieranno ad investire in questo progetto pensieri ed emozioni che li porteranno a pregustare con piacere quel periodo. In genere, in questo modo, avranno il tempo di prepararsi alla vacanza con la gratificante idea di averla decisa insieme a voi genitori e la sentiranno come una conquista meritata.

L’emozione di scegliere insieme

Inoltre, se riuscirete a coinvolgerli in modo reale, pur se giocoso, potrete prevenire buona parte di ciò che temete: lamentele, pretese o manifestazioni di insoddisfazione. Si sentiranno corresponsabili dei programmi scelti e non avranno motivi (o quasi) per recriminare o creare tensioni.

I patti sono sempre utili

Man mano che procederete nell’ideare ed organizzare la vostra vacanza anche con la collaborazione dei vostri figli, avrete modo di parlare dei diversi momenti che vivrete insieme. Questo vi porterà in modo naturale a scambiare con loro pareri e riflessioni e ad immaginare in parte come potranno svolgersi le diverse situazioni.

Possono nascere così, tra voi e i bambini, dei piccoli patti che dovrebbero risultare come conseguenze spontanee dei vostri scambi e della vostra collaborazione. In questo modo, probabilmente, risulterà per loro più facile giudicarli giusti e rispettarli e, per voi, ricordarli con calma se servirà farlo.

“Ogni bambino, in genere, ama sapere ciò che lo riguarda (…) È per questo che anticipargli cosa accadrà e fare un patto con lui è utile: proprio per far sì che sappia cosa aspettarsi e possa immaginare se stesso nella situazione, preparandosi mentalmente ad affrontarla…” *

Vi aspetto con i prossimi articoli!

* Tratto dal mio e-book “Basta con i capricci! Come affrontarli? Come prevenirli?”, What Edizioni Etiche Digitali, 2016   

Il termine “capricci” pare non essere più considerato valido o rispettoso nell’interpretare il reale stato d’animo del bambino. Trovo tuttavia che, poiché viene ancora molto usato dai genitori (e non solo), faccia capire in modo immediato di cosa si sta parlando e della difficoltà di genitori e figli nel relazionarsi in alcune particolari situazioni di tensione.

18 luglio 2021