“NON FARE AGLI ALTRI…”

“NON FARE AGLI ALTRI…”

Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.” (Tiziano Terzani)

AVERE SUCCESSO, MA QUALE?

Pare che ai nostri giorni molte persone credano che, per avere successo nella vita, sia più importante la furbizia dell’onestà. La furbizia è qui intesa come scaltrezza, poca inclinazione agli scrupoli, ricerca di discutibili scorciatoie. Una furbizia che spesso può prevalere sull’intelligenza e, ancor troppo spesso, sulla cultura.

Chi viene considerato in questo modo, spesso può ricevere, da parte di diverse persone, addirittura ammirazione. Può vedere riconoscimenti, tentativi di imitazione che ne sostengono l’ego e confermano il suo successo nella vita. Sì, ma quale successo?

NON FARE AGLI ALTRI…

L’insegnamento che recita “non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te” purtroppo viene spesso ignorato.

Parecchie persone sono cresciute con l’idea che “il fine giustifica i mezzi” e cercano modalità da “furbetto”, più facili e veloci per ottenere ciò che vogliono.

Chi ha questa mentalità, forse dovrebbe pensare che, se fossero tutti come lui, ci sarebbe sicuramente qualcuno che è ancora più scaltro e che potrebbe arrivare prima. Che gli arriverebbe qualche fregatura proprio da chi usa i suoi stessi sistemi: mediocri, meschine e spesso squallide modalità arriviste. La prospettiva è che tutti ne uscirebbero ammaccati e non certo soddisfatti di sé.

Equazione, tutto sommato, dantesca e con una intrinseca giustizia interna, ma demoralizzante.

D’altra parte Il problema è che questo tipo di persone sanno che ci sono altri come loro che possono “far loro le scarpe”. Ma questo li spinge semplicemente a farsi più scaltri, non certo a rivedere la loro filosofia di vita, che segue praticamente il detto latino “homo homini lupus”. Pensare che non lo abbiano messo in conto e che se ci riflettessero potrebbero cambiare atteggiamento può risultare un po’ ingenuo, me ne rendo conto.

Però, mai dire mai! Perché rassegnarsi e considerare una situazione immutabile solo perché è molto improbabile che cambi? Lo so, lo so, mi illudo. Ma le parole hanno un loro peso, un peso enorme e, se fanno riflettere anche solo una di queste persone sarà già qualcosa.

IN OGNI CAMPO

Purtroppo questo accade in ogni campo, sia professionale sociale e, tristemente, pare quasi non sorprendere più nessuno. Sembra essere generalmente dato per scontato, qualcosa che non si può cambiare. Ma sarà proprio così? Io non credo.

QUINDI?

Dopo questa premessa dal sapore amaro e dal tono pessimista, voglio dire forte e chiaro che, a mio parere, la maggior parte delle persone non ci sta. Credo che i più siano indignati davanti a situazioni di questo tipo.

La maggior parte delle persone sente, vuole, decide ogni giorno di fare la propria parte: bene e con onestà. Onestà che è, prima di tutto, intellettuale.

I BAMBINI CI OSSERVANO

I bambini ci guardano, ci imitano e, soprattutto, assorbono il modo di pensare dei genitori, la loro “filosofia di vita”, il loro sguardo sul mondo.

Diamo l’esempio ai bambini: facciamo emergere il merito e non la raccomandazione, il rispetto e non la prevaricazione, l’onestà e non la furbizia…

Aiutiamoli a crescere come persone leali, collaborative, che fanno parte delle soluzioni, non dei problemi.

Educhiamo i bambini all’onestà intellettuale, all’altruismo e alla cooperazione. Prepariamoli a comprendere che solo se conquistato in questo modo il successo è veramente e pienamente gratificante… ho detto niente, una cosetta da nulla! Un tema importante su cui riflettere e da sviluppare.

Costruiamo per loro e insieme a loro un presente ed un futuro sicuri, accoglienti, aperti alle possibilità ed alla partecipazione.

TUTTI PER UNO E UNO PER TUTTI!”

Soprattutto in questo difficile periodo determinato dall’emergenza sanitaria, ci rendiamo conto di quanto sia importante la responsabilità di ciascuno di noi.

La famosa frase dei Tre Moschettieri – quattro con D’Artagnan – “Tutti per uno e uno per tutti!” è più vera che mai.

Senza retorica sottolineo che, nel caso della salute e della lotta al COVID19, non ci sono differenze: la salute di uno riguarda la salute di tutti.

Nessuno va lasciato indietro, per il bene suo e di tutta la collettività.

Mai come quest’anno abbiamo visto che siamo talmente connessi e collegati a livello mondiale, che il bene di uno è il bene di tutti.

Che senso avrebbe fare i “furbetti”? Sarebbe un boomerang scagliato stupidamente nel vuoto, che tornerebbe a colpire chi? Forse un nostro caro? Forse noi stessi? Chissà!

LA FRASE DI TIZIANO TERZANI

Concludo ripetendo la frase del grande e saggio Tiziano Terzani, che riguarda ciascuno di noi:

Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi.” (Tiziano Terzani)

Ma in questo periodo storico e con quello che stiamo vivendo, direi anche che quello che è giusto può arrivare a coincidere con quello che ci conviene.

21 novembre 2020