I DIRITTI DEI BAMBINI…

I DIRITTI DEI BAMBINI…

Vi segnalo un bellissimo libro che parla dei diritti dei bambini in modo semplice ed adatto a bambini della scuola primaria (… ma anche a ragazzi più grandi), attraverso gli articoli contenuti nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989.

Il libro si intitola “NON CALPESTATE I NOSTRI DIRITTI. Scrittori e illustratori per i diritti dei bambini.”, del 2009 (uscito in occasione dei vent’anni dall’approvazione della Convenzione), Edizioni: Il Battello a Vapore, con il patrocinio dell’UNICEF, una bellissima prefazione di Clio Napolitano ed una parte finale spiegata da Bianca Pitzorno.

Sono racconti scritti da dieci autori con i disegni di altrettanti illustratori. Belle storie che fanno riflettere e conoscere realtà diverse, portano i bambini e tutti noi lettori a farci delle domande, a sperare in una giustizia ed in una equità di trattamento e di tutela dei diritti per i minori di ogni paese, senza distinzioni di razza, di colore, di religione, di sesso, di classe, di lingua, di opinioni politiche…   

Le dieci storie affrontano diversi diritti come: l’uguaglianza, l’identità, la protezione, la partecipazione, le cure speciali e adeguate se si ha una disabilità, la salute, il nutrimento e le cure personali, l’istruzione, la libertà religiosa e culturale, il gioco e il tempo libero.

Non so se lo si possa ancora trovare in commercio (a me lo hanno prestato) ma, pur a distanza di dieci anni dalla sua uscita e di venti dalla data della Convenzione, lo trovo così attuale in questo periodo storico, con quello che sta avvenendo (i fenomeni migratori, i rigurgiti razzisti, la strumentalizzazione dei timori delle persone per scopi propagandistici, …), che, pur nella semplicità del suo linguaggio e nella apparente ingenuità dei racconti, è un libro che riesce ad offrire un impatto diretto, tanto da poter scuotere positivamente l’immaginario e le coscienze di chi legge.

Penso che in molte scuole sia stato letto e commentato a suo tempo, ma trovo che varrebbe la pena di riprenderlo in mano e di proporne la lettura in classe agli alunni delle scuole primarie ed anche delle secondarie di primo grado, grazie alla sensibilità, alla guida ed alla mediazione dei loro insegnanti.

30 marzo 2019